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.L' ALBERO DEI GIOCHI Scuola Media Statale di Chiaromonte (PZ) @
Stampato in proprio nel mese di marzo 2002 La
storia è stata ideata e scritta dagli alunni della classe II
A Lavoro
coordinato dalla Prof. Maria Pina Ciancio
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C'era una
volta un bambino che voleva bene a un albero. L'albero viveva nella villa comunale vicino al suo grande palazzo. |
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Un giorno di primavera, il bambino, tornando da scuola, si accorse che due alberi erano stati abbattuti dagli operai del comune, e che la
grande quercia |
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Una volta a casa il piccolo ometto cercò in tutti i modi di convincere il papà, che era una persona molto importante, a non far abbattere l'albero. Ma, l'uomo d'affari, era troppo preso dai suoi "seri" problemi per preoccuparsi di un albero. |
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E il bambino era triste.
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La sera quando andò a letto fu svegliato dai singhiozzi della grande quercia, | |||
scivolò dal letto, saltò dalla finestra e corse nella villa sotto casa. La quercia
piangeva e singhiozzava e si era seduta sul ceppo dell'albero amico.
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Il papà
prima di andare a letto passò ad augurare la buona notte al figlio,
ma non lo trovò nella sua stanza.
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Scese dal
palazzo, andò a prendere il piccolo e lo riportò nel suo
letto. |
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Una catena umana, formata da decine e decine di persone, circondava e proteggeva l'albero del parco. | |||
Il bambino,
felice, scese giù, attraversò la barriera umana e corse
ad abbracciare l'amico albero. Per tutti
i bambini della città divenne
L'ALBERO DEI GIOCHI! |