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.L' ALBERO DEI GIOCHI

Scuola Media Statale di Chiaromonte (PZ)

@ Stampato in proprio nel mese di marzo 2002
in occasione della Festa degli Alberi

La storia è stata ideata e scritta dagli alunni della classe II A
(Amendolara Daniele, Carlomagno Antonio, Carlomagno Maria Carmela, Di Salvo Nicoletta, Donato Chiara, Donato Umberto, Ferraiolo Annalisa, Ferraiolo Sonia, Ferrara Gaetano, Francomano Luana, Iannibelli Giuseppe, Milione Valentina, Palazzo Teresa, Pascarelli Veronica, Puppo Carolina, Spaltro Donatella, Viola Nicola)
I disegni sono stati realizzati da Annalisa Ferraiuolo

Lavoro coordinato dalla Prof. Maria Pina Ciancio


"Io penso che non vedrò mai
una poesia bella come un albero"
Alfred (Joyce) Kilmer

 
       
       
 

C'era una volta un bambino che voleva bene a un albero.

L'albero viveva nella villa comunale vicino al suo grande palazzo.

 
       
       
 

Un giorno di primavera, il bambino, tornando da scuola, si accorse che due alberi erano stati abbattuti dagli operai del comune,

e che la grande quercia
sarebbe stata tagliata il giorno dopo
per far spazio ad un parco giochi per bambini.

 
       
       
 

Una volta a casa il piccolo ometto cercò in tutti i modi di convincere il papà, che era una persona molto importante, a non far abbattere l'albero.

Ma, l'uomo d'affari, era troppo preso dai suoi "seri" problemi per preoccuparsi di un albero.

 
       
       
 

E il bambino era triste.

 

 
       
       
  La sera quando andò a letto fu svegliato dai singhiozzi della grande quercia,  
       
       
 

scivolò dal letto, saltò dalla finestra e corse nella villa sotto casa.

La quercia piangeva e singhiozzava e si era seduta sul ceppo dell'albero amico.
Il bambino addolorato si appoggiò sul suo tronco, cercò di consolarlo e infine si addormentò.


 
       
       
 

Il papà prima di andare a letto passò ad augurare la buona notte al figlio, ma non lo trovò nella sua stanza.
Si affacciò alla finestra, lo vide addormentato tra le " braccia" dell'albero e si commosse.



 
       
       
 

Scese dal palazzo, andò a prendere il piccolo e lo riportò nel suo letto.
L'uomo passò tutta la notte a pensare, pensare, pensare per trovare una soluzione.
Il mattino seguente il papà svegliò il bambino, e gli disse:
<< Vieni, c'è una sorpresa per te!>>, e lo accompagnò alla finestra.
Il bambino si strofinò gli occhi ancora pieni di sonno e… quale incredibile sorpresa ??!!!!

 
       
       
  Una catena umana, formata da decine e decine di persone, circondava e proteggeva l'albero del parco.  
       
       
 

Il bambino, felice, scese giù, attraversò la barriera umana e corse ad abbracciare l'amico albero.
Da quel giorno l'albero fu salvo e su di esso furono costruiti tanti bei giochi: altalene dondoli… e meravigliose casette sui rami.

Per tutti i bambini della città divenne …L'ALBERO DEI GIOCHI!
riera umana e corse ad abbr
acciare l'amico a